In 20 mila a Londra per l’esibizione dello storico gruppo rock del dirigibile. Noi c’eravamo.
Ventimila fan entusiasti tra vecchi rocchettari e celebrità (visti tra il pubblico: Paul McCartney, sua figlia Stella, le top Naomi Campbell e Kate Moss, David Gilmour, Ben Harper, Oasis, Sting, gli U2) hanno accolto alla 02 Arena di Londra, il concerto evento dei Led Zeppelin. Un milione di persone si sono disputate i ventimila biglietti a disposizione che, alla fine, sono stati assegnati per estrazione al prezzo di 175 euro.
Il pretesto per la reunion è stato l'omaggio che Plant, Page e Jones hanno voluto tributare ad Ahmet Ertegun, padre geniale dell’Atlantic Records (scomparso nel 2006) al quale si devono, oltre che alla scoperta del dirigibile, artisti come Cream, Aretha Franklin e Ray Charles.
Scioltisi nel 1980. Robert Plant, Jimmy Page e John Paul Jones che per la reunion hanno voluto con loro il figlio di John Bonham, Jason, alla batteria e insieme hanno ridato vita ai classici di sempre, da "Stairway to Heaven" e "Whole Lotta Love" a "The Song Remains the Same".
Davanti ai 20mila di Wembley, i Led Zeppelin hanno risposto alla grande riproponendo "Good Time Bad Time, Ramble On, Black Dog, Whole Lotta Love, The Song Remains the Same, Kashmir, e ovviamente Stairway to Heaven", con Pages ancora lucido, versatile e vivissimo a creare alla chitarra, tra gli applausi, le urla di entusiasmo e molta commozione. Ma dopo la performance, Page e compagni hanno lasciato intendere che potrebbero forse….intraprendere un tour mondiale. Allora, non ci resta che continuamo a sognare.
L'avvio della serata è stato affidato a Bill Wyman - ex Rolling Stone - e ai suoi Rhythm Kings, più Paolo Nutini (l'ultima scoperta di Ertegun), i Foreigner (band dove milita Jason Bonam) Paul Rodgers, Chris Squire, (Yes) Keit Emerson (con una straordinaria performance di Fanfare for the Commom Man). E poi…Show time.
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