Verrà distribuito in Italia a ottobre, da Metacinema, “CSNY / Déjà Vu”, il film documentario firmato da Neil Young con lo pseudonimo di BERNARD SHAKEY.
Il docufilm racconta il “Freedom of Speech Tour 2006” contro la guerra in Iraq che ha riunito Crosby, Stills, Nash and Young toccando le città più importanti del Nord America e descrive il conflitto interiore degli Americani che hanno tentato di ‘scendere a patti’ con la loro realtà politica e con il diritto di schierarsi a favore o contro di essa.
Sin dal loro esordio alla fine degli anni Sessanta, Crosby, Stills, Nash and Young sono stati portavoce della loro generazione. Con canzoni quali “Ohio” e “Find The Cost of Freedom”, i CSNY sono stati in prima linea con un messaggio pacifista e si sono schierati contro la guerra in Vietnam. La band, seppur conosciuta per le straordinarie composizioni e le canzoni d’amore, non ha mai perso di vista il suo impegno politico.
Il film è un punto d’incontro tra CSNY e il loro pubblico sia in termini politici che musicali, ed esamina la relazione tra i sentimenti pacifisti dell’era anti-Vietnam con la crisi ambientale del post 11 settembre. Un veterano del Vietnam lo riassume così: “E’ stato di nuovo tutto un dèjà vu’“.
Il cuore del film è rappresentato da Mike Cerre, un esperto giornalista che è stato corrispondente ben cinque volte dall’Iraq e dall’ Afghanistan nel corso dell’ultima Guerra al Terrorismo.
Alla regia, con lo pseudonimo Bernard Shakey, Neil Young, il 62enne che degli anni Sessanta, gli anni della protesta di cui è stato uno dei maggiori cantori, non rimpiange niente: “Sono contento di avere fatto parte di quel momento storico, ma sono anche felice che sia finito, e di essere sopravvissuto”. È lo stesso Young ha sottolineare il ruolo della musica nella politica: “Il momento in cui la musica poteva cambiare il mondo è passato, al massimo può aiutare la gente a pensare”.
Il docufilm racconta il “Freedom of Speech Tour 2006” contro la guerra in Iraq che ha riunito Crosby, Stills, Nash and Young toccando le città più importanti del Nord America e descrive il conflitto interiore degli Americani che hanno tentato di ‘scendere a patti’ con la loro realtà politica e con il diritto di schierarsi a favore o contro di essa.
Sin dal loro esordio alla fine degli anni Sessanta, Crosby, Stills, Nash and Young sono stati portavoce della loro generazione. Con canzoni quali “Ohio” e “Find The Cost of Freedom”, i CSNY sono stati in prima linea con un messaggio pacifista e si sono schierati contro la guerra in Vietnam. La band, seppur conosciuta per le straordinarie composizioni e le canzoni d’amore, non ha mai perso di vista il suo impegno politico.
Il film è un punto d’incontro tra CSNY e il loro pubblico sia in termini politici che musicali, ed esamina la relazione tra i sentimenti pacifisti dell’era anti-Vietnam con la crisi ambientale del post 11 settembre. Un veterano del Vietnam lo riassume così: “E’ stato di nuovo tutto un dèjà vu’“.
Il cuore del film è rappresentato da Mike Cerre, un esperto giornalista che è stato corrispondente ben cinque volte dall’Iraq e dall’ Afghanistan nel corso dell’ultima Guerra al Terrorismo.
Alla regia, con lo pseudonimo Bernard Shakey, Neil Young, il 62enne che degli anni Sessanta, gli anni della protesta di cui è stato uno dei maggiori cantori, non rimpiange niente: “Sono contento di avere fatto parte di quel momento storico, ma sono anche felice che sia finito, e di essere sopravvissuto”. È lo stesso Young ha sottolineare il ruolo della musica nella politica: “Il momento in cui la musica poteva cambiare il mondo è passato, al massimo può aiutare la gente a pensare”.
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