Klezmer Alliance è una band che gravita intorno al suo pirotecnico cantante di origine moldava, Efim Chorny. Il cd Mir Basaraber, prodotto da Oriente Musik e distribuito in Italia da Felmay, è un percorso all’interno delle sonorità caratteristiche della musica klezmer, espressione di quel particolare aspetto della cultura ebraica che è stata studiata e ripercorsa anche musicalmente da alcuni gruppi italiani, tra i quali i più noti sono i bravissimi KlezRoym.
In via preliminare è forse opportuno chiarire cosa si intenda con il termine “musica klezmer”. Si tratta di un genere musicale di tradizione ebraica, il cui nome nasce dalla fusione delle parole “kley” e “zemer”, che significano “strumento del canto”. Il klezmer fonde in sé strutture melodiche, espressive e ritmi che provengono dalle diverse aree geografiche e culturali con cui il popolo ebraico è venuto in contatto: ad esempio l’area balcanica, quella polacca e quella russa. Sono musiche che accompagnano cerimonie come matrimoni e funerali ma anche semplici momenti della vita quotidiana. Nella sua forma più pura, il klezmer ruota intorno al violino, affiancato poi gradualmente dai fiati (clarinetto, tromba e ottoni in genere) e dalle percussioni. Le diverse formazioni poi se ne sono appropriate rispettandone i riferimenti ritmici e musicali, ma variando la strumentazione con una certa libertà.
La Klezmer Alliance schiera, al fianco di Chorny, un manipolo di musicisti tra i migliori della scena klezmer, recuperati da ogni parte dell’Europa: Susan Ghergus (piano), Berl Spehl (clarinetti), Thomas Fritze (contrabbasso), Andreas Schmitges (chitarra, mandolino, danza) e Guy Schalom (batteria).
L’habitat naturale di questa band è il palcoscenico, l’esibizione live. Le loro musiche infatti si trasmettono, ancor prima che alla componente spirituale o a quella razionale dell’ascoltatore, direttamente alle gambe. I ritmi entrano sotto pelle e fanno sì che da esseri umani ci si trasformi nei topolini del pifferaio magico, che ipnotizzati dalla sua musica si sono messi a seguirlo senza poter opporre alcuna volontà. Va detto in ogni caso che l’energia dei 17 brani dell’album non viene immiserita e limitata più di tanto dall’esecuzione in studio. Al fianco delle tracce più trascinanti ci sono anche alcune canzoni più malinconiche e tristi, che rappresentano l’altra faccia di questa musica, che in un caso come nell’altro tocca le corde del cuore.
Tracklist:
1. A Gutn Ovnt 01:14
2. Moldovan Sirbas 01:38
3. Dos Bisele Shpayz 04:23
4. Tsigele-Migele 03:15
5. Doyne 04:40
6. Sara Mandrika 04:14
7. Chassidic Suite, part 1 06:22
8. Chassidic Suite, part 2 04:10
9. Mir Basaraber 04:29
10. S’iz Fintster In Gas 02:24
11. Homentashn 04:44
12. Guy Goes Meshugge 10:07
13. Dute, Dute, Dorule / Bade, Ciobănaş La Oi 07:29
14. Monarkhishe Idilie 03:37
15. Haynt Iz Purim Brider 06:37
16. Vus Iz A Doyne? 04:41
17. A Gute Nakht 01:26
Klezmer Alliance sito ufficiale - myspace
Recensione di Gian Luca Barbieri
In via preliminare è forse opportuno chiarire cosa si intenda con il termine “musica klezmer”. Si tratta di un genere musicale di tradizione ebraica, il cui nome nasce dalla fusione delle parole “kley” e “zemer”, che significano “strumento del canto”. Il klezmer fonde in sé strutture melodiche, espressive e ritmi che provengono dalle diverse aree geografiche e culturali con cui il popolo ebraico è venuto in contatto: ad esempio l’area balcanica, quella polacca e quella russa. Sono musiche che accompagnano cerimonie come matrimoni e funerali ma anche semplici momenti della vita quotidiana. Nella sua forma più pura, il klezmer ruota intorno al violino, affiancato poi gradualmente dai fiati (clarinetto, tromba e ottoni in genere) e dalle percussioni. Le diverse formazioni poi se ne sono appropriate rispettandone i riferimenti ritmici e musicali, ma variando la strumentazione con una certa libertà.
La Klezmer Alliance schiera, al fianco di Chorny, un manipolo di musicisti tra i migliori della scena klezmer, recuperati da ogni parte dell’Europa: Susan Ghergus (piano), Berl Spehl (clarinetti), Thomas Fritze (contrabbasso), Andreas Schmitges (chitarra, mandolino, danza) e Guy Schalom (batteria).
L’habitat naturale di questa band è il palcoscenico, l’esibizione live. Le loro musiche infatti si trasmettono, ancor prima che alla componente spirituale o a quella razionale dell’ascoltatore, direttamente alle gambe. I ritmi entrano sotto pelle e fanno sì che da esseri umani ci si trasformi nei topolini del pifferaio magico, che ipnotizzati dalla sua musica si sono messi a seguirlo senza poter opporre alcuna volontà. Va detto in ogni caso che l’energia dei 17 brani dell’album non viene immiserita e limitata più di tanto dall’esecuzione in studio. Al fianco delle tracce più trascinanti ci sono anche alcune canzoni più malinconiche e tristi, che rappresentano l’altra faccia di questa musica, che in un caso come nell’altro tocca le corde del cuore.
Tracklist:
1. A Gutn Ovnt 01:14
2. Moldovan Sirbas 01:38
3. Dos Bisele Shpayz 04:23
4. Tsigele-Migele 03:15
5. Doyne 04:40
6. Sara Mandrika 04:14
7. Chassidic Suite, part 1 06:22
8. Chassidic Suite, part 2 04:10
9. Mir Basaraber 04:29
10. S’iz Fintster In Gas 02:24
11. Homentashn 04:44
12. Guy Goes Meshugge 10:07
13. Dute, Dute, Dorule / Bade, Ciobănaş La Oi 07:29
14. Monarkhishe Idilie 03:37
15. Haynt Iz Purim Brider 06:37
16. Vus Iz A Doyne? 04:41
17. A Gute Nakht 01:26
Klezmer Alliance sito ufficiale - myspace
Recensione di Gian Luca Barbieri
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