C'è una nuova voce che grida forte la bellezza e l'energia anarchica del meticciato. Si chiama Gogol Bordello, ed è la band guidata dall'esplosivo frontman Eugene Hutz. Raccoglie musicisti, ballerini e cantanti di mezzo mondo. Il suono del gruppo mescola puni, rock, hip hop, dub, musica zingara e reggae-ska, frullando il tutto a trecento all'ora. Formula sonora imprevedibile che si ritrova nel secondo album Super Taranta!.
Forti della dirompente presenza del pazzoide cantante Eugene Hutz, frontman dall'energia straripante, sangue ucraino nelle vene, cresciuto in giro per gli Usa e l'Europa, Italia inclusa, arrivano all’esordio musicale è del 1999, cui sono seguiti gli album Multi Contra Culty. Irony e Gogol Bordello. Tamir Muskat.
Nel 2004 ecco East Infection, poi nel 2005 ecco l'esplosione con il disco Gypsy Punks: Underdog World Strike.
Ora è la volta di Super Taranta! "un puro orgasmo d'isteria". Rispetto all'esordio "Gipsy Punks Underdog World Strike", si rinsalda il legame con le sonorità dell’Europa orientale.
L’ingresso in organico del bassista etiope Thomas Gobena aggiunge profondità e spesspre al sound del gruppo. Forse troppi i doppioni di ritmi, coretti e urla, e troppi gli spoken-word logorroici. Non mancano, tuttavia, le occasioni per tracannarsi un bel cocktail infuocato, a cominciare dal singolo "Wonderlust King", esplosione caciarona con un irresistibile coro cantato, e dalla spasmodica title track, che farebbe schiodare dalla sedia anche un orso, per proseguire con la rumba prepotente di "Alcohol", il divertissement da sagra paesana di "Harem In Tuscany" o gli invasati violini klezmer di "Suddenly...(I Miss Carpaty)". Le vibrazioni di "Dub The Frequencies Of Love" e "Tribal Connection" stanno invece a ricordarci che i Gogol Bordello non sono certo rimasti confinati in qualche sperduto villaggio ucraino e che il loro sound possiede un battito moderno e universale.
Video: “Wonderlust King”
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