Premiata Forneria Marconi, o , come saranno abituati a conoscerla all'estero, la PFM. Il nome doveva essere inizialmente solo Forneria Marconi, ma alla fine venne aggiunto anche Premiata su suggerimento di Colombini, D.A. della neonata Numero Uno. La band, composta da strumentisti già molto noti ed apprezzati nel giro "ufficiale", e che agivano sotto il nome de "I Quelli" o "I Krel", si era già ritagliata una solida fama mediante esibizioni dal vivo con Yes e Procol Harum, e culminate nel concerto del 71 di Bologna, dove aprirono per i Deep Purple.
Si incontrarono con Giulio Rapetti, in arte Mogol, nel 1971 e subito amore. Gli scrisse il testo di "Impressioni di settembre" e li accompagnò al successo. A Bollate, al locale "Carta Vetrata" (dove i cinque spesso si esibivano) scoppiò il putiferio. "Storia di un minuto" (che dura da trent'anni) è il primo album della Premiata Forneria Marconi, ed è il loro capolavoro. "Immressioni di settembre" vale, come si suol dire, il prezzo del biglietto. Al di là del valore artistico del testo (comunque bellissimo) quello che spicca è l'assoluta padronanza strumentale del gruppo. La chitarra acustica di Mussida riempie magniloquentemente i primi tre minuti di canzone (la voce di Mussida è elaboratissima) mentre il finale, lungo e altisonante, vede l'utilizzo, per la prima volta in Italia, del famoso sintetizzatore Moog. Il brano dura poco meno di sei minuti, eppure il Moog finale pare sgusciare via senza nè incertezze nè pesantezze. Formidabile inoltre l'utilizzo perfetto degli strumenti a corda: ispiratissimo Pagani che, in un sussulto di pura estasi musicale, ribatte con forza sul violino suoni e note che farebbero impallidire Paganini.
Il vinile, allora si chiama così, conteneva tracce di assoluto valore: “E' Festa”, cavalcata prog-rock e cavallo di battaglia della band che chiudeva i loro concerti. “Dove...quando (par.1)/ Doce..quando (part.2)/ epico numero folk, barocco, musicale fra chitarre, flauti e clavicembalo. “La Carrozza di Hans”, cantata da Mauro Pagani e Mussida è un viaggio assoluto nella creatività prog. della band, con un lavoro chitarristico di Mussida notevole che sostiene gran parte del brano. Chiude “Grazie Davvero”, con stacchi orchestrali da musica classica, con il largo utilizzo di corni, trombe, tromboni, flauti. Bellissimo.
La Premiata Forneria Marconi, ha segnato il tempo per quelli degli anni settanta indubbiamente.
Nei primi dischi erano bravissimi, suonano alla grande, ed erano pieni di idee e se proprio vogliamo cercare il pelo nell’uovo, cantano così e così (però, nel complesso, il risultato si completava ugualmente bene) certo il prog,rock,folk (come vogliamo chiamarlo) era chiaramente di matrice anglosassone, ma la PFM a quel tempo, se l’era cavata benissimo.
La formazione di questo disco sono: Flavio Premoli, Giorgio Piazza, Mauro Pagani, Franz Di Cioccio, Franco Mussida
Video: "La Carrozza di Hans"
Tracks
01. Introduzione
02. Impressioni di settembre
03. E' festa
04. Dove...quando (par.1)
05. Doce..quando (part.2)
06. La carrozza di Hans
07. Grazie davvero
Si incontrarono con Giulio Rapetti, in arte Mogol, nel 1971 e subito amore. Gli scrisse il testo di "Impressioni di settembre" e li accompagnò al successo. A Bollate, al locale "Carta Vetrata" (dove i cinque spesso si esibivano) scoppiò il putiferio. "Storia di un minuto" (che dura da trent'anni) è il primo album della Premiata Forneria Marconi, ed è il loro capolavoro. "Immressioni di settembre" vale, come si suol dire, il prezzo del biglietto. Al di là del valore artistico del testo (comunque bellissimo) quello che spicca è l'assoluta padronanza strumentale del gruppo. La chitarra acustica di Mussida riempie magniloquentemente i primi tre minuti di canzone (la voce di Mussida è elaboratissima) mentre il finale, lungo e altisonante, vede l'utilizzo, per la prima volta in Italia, del famoso sintetizzatore Moog. Il brano dura poco meno di sei minuti, eppure il Moog finale pare sgusciare via senza nè incertezze nè pesantezze. Formidabile inoltre l'utilizzo perfetto degli strumenti a corda: ispiratissimo Pagani che, in un sussulto di pura estasi musicale, ribatte con forza sul violino suoni e note che farebbero impallidire Paganini.
Il vinile, allora si chiama così, conteneva tracce di assoluto valore: “E' Festa”, cavalcata prog-rock e cavallo di battaglia della band che chiudeva i loro concerti. “Dove...quando (par.1)/ Doce..quando (part.2)/ epico numero folk, barocco, musicale fra chitarre, flauti e clavicembalo. “La Carrozza di Hans”, cantata da Mauro Pagani e Mussida è un viaggio assoluto nella creatività prog. della band, con un lavoro chitarristico di Mussida notevole che sostiene gran parte del brano. Chiude “Grazie Davvero”, con stacchi orchestrali da musica classica, con il largo utilizzo di corni, trombe, tromboni, flauti. Bellissimo.
La Premiata Forneria Marconi, ha segnato il tempo per quelli degli anni settanta indubbiamente.
Nei primi dischi erano bravissimi, suonano alla grande, ed erano pieni di idee e se proprio vogliamo cercare il pelo nell’uovo, cantano così e così (però, nel complesso, il risultato si completava ugualmente bene) certo il prog,rock,folk (come vogliamo chiamarlo) era chiaramente di matrice anglosassone, ma la PFM a quel tempo, se l’era cavata benissimo.
La formazione di questo disco sono: Flavio Premoli, Giorgio Piazza, Mauro Pagani, Franz Di Cioccio, Franco Mussida
Video: "La Carrozza di Hans"
Tracks
01. Introduzione
02. Impressioni di settembre
03. E' festa
04. Dove...quando (par.1)
05. Doce..quando (part.2)
06. La carrozza di Hans
07. Grazie davvero
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